Il preventivo nei lavori pubblici

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Il preventivo nei lavori pubblici assume notevole rilevanza quindi approfondiamo le modalità in cui viene formulato e valutato.

L’art. 36 comma 2 lettera b) del D.Lgsl. 50/2016 prevede che i lavori di importo compreso tra 40.000 e 150.000 euro si affidino mediante affidamento diretto previa valutazione di 3 preventivi.

In un precedente articolo “le fasi di affidamento degli appalti pubblici sono riepilogate le modalità di affidamento dei contratti

Parliamo di preventivo solo agli appalti di lavori pubblici e non agli appalti di servizi e forniture. Successivamente vedremo le modalità con cui si valutano gli operatori economici per appalti di servizi e forniture.

Purtroppo la legge non ha stabilito le modalità di predisposizione e valutazione dei preventivi, di conseguenza è necessario trovare gli strumenti per gestire questa procedura.

Che cosa è un preventivo

La definizione lessicale di preventivo dal sito della Treccani riporta il seguente significato: calcolo di previsione del costo di un determinato lavoro.

L’affidamento è svolto mediante un affidamento diretto preceduto dalla valutazione di almeno 3 preventivi. La valutazione di preventivi non è una una procedura comparativa.

Segnalo un articolo dell’Avv. Alberto Barbiero – Il Sole 24 Ore – 24 Giugno 2019 in cui si parla dei preventivi. In particolare spiega chiaramente come “la giurisprudenza ha chiarito che la richiesta di preventivi comporta l’ attivazione di varie trattative parallele, ma non una comparazione coordinata in base all’applicazione di un criterio di valutazione specifico“.

Pertanto il preventivo quindi è una procedura comparativa ma non fatta criteri specifici. Di conseguenza i parametri di valutazione non vanno definiti nella richiesta di formulazione del preventivo da parte dell’operatore economico.

Il minor prezzo non è l’elemento dominante nella scelta dell’aggiudicatario.

L’offerta economicamente più vantaggiosa non è il modo attraverso il quale richiedere un preventivo in quanto sarebbe necessario prima definire i criteri di valutazione.

Il preventivo nei lavori pubblici è uno strumento flessibile che da la possibilità all’operatore economico di apportare il proprio contributo non solo mediante la formulazione di un prezzo bensì anche attraverso migliorie senza vincoli predeterminati dalla stazione appaltante.

Cosa non è un preventivo?

Alla luce di quanto detto e per far maggior chiarezza il preventivo non é:

  • una RDO (Richiesta di Offerta) espletata sul MEPA
  • una serie di Trattative dirette espletate sul MEPA
  • una procedura negoziata
  • una gara
  • un affidamento al criterio del minor prezzo
  • un affidamento al criterio di Offerta Economicamente Più Vantaggiosa (OEPV)

Tutti gli elementi riconducibili ad una gara devono essere completamente rimossi all’atto della richiesta di formulazione dei preventivi.

A questo proposito è di aiuto a leggere il Decreto 212 del 30/08/2019 del TAR Sardegna, che al punt d) ribadisce che l’affidamento diretto previa valutazione di tre preventivi e non una procedura negoziata con le relative formalità.

Come formulare un preventivo?

Avendo definito il preventivo per gli appalti di lavori pubblici come strumento flessibile, in attesa dell’emanazione del regolamento, possiamo dare ampio spazio alle forme in cui va richiesto.

Innanzi tutto occorre togliere ogni riferimento a procedure comparative e quindi eliminare ogni riferimento a parole come “gara” , “offerta”, “trattativa diretta” che sono propri di altre procedure di affidamento.

Per prima cosa alla base di una richiesta di preventivo, deve essere presente un progetto esecutivo completo di tutti gli elaborati perché l’offerente deve avere ben chiaro gli elementi che costituiscono l’opera da realizzare.

Pertanto la lettera di invito a formulare un preventivo dovrà contenere gli elementi sotto riportati e dovrà essere posta particolare attenzione alla formulazione degli elementi che la Stazione appaltante valuterà.

Richiesta di preventivo ai sensi dell’art. 36 c. 2 lett b) del D.Lgsl 50/2016.

  • oggetto della prestazione
  • caratteristiche tecniche e prestazionali
  • importo complessivo stimato;
  • requisiti generali, di idoneità professionale e quelli economico-finanziari/tecnico-organizzativi richiesti
  • termine di presentazione del preventivo
  • termine per l’esecuzione della prestazione
  • aggiudicazione mediante la valutazione del preventivo redatto dalla ditta scelta composto dalle seguenti parti:
    • descrizione delle modalità in cui intende effettuare la lavorazione e peculiarità che intende evidenziare affinché questa Amministrazione possa valutare il miglior preventivo in termini di Costi/benefici
    • prezzo offerto in termini di valore offerto
  • misura delle penali;
  • indicazione dei termini e delle modalità di pagamento;
  • eventuale richiesta di garanzie;
  • nominativo del RUP;
  • allegare il progetto esecutivo

Valutazione del preventivo

La valutazione del preventivo è fatta per gli elementi qualitativi riferiti alle modalità di espletamento delle lavorazioni e le peculiarità che intende evidenziare la ditta e l’elemento quantitativo cioè il prezzo.

Alla ricezione dei preventivi, il RUP valuterà in base ai vari elementi il soggetto a cui sarà affidato il lavoro senza necessariamente affidarlo per il solo elemento prezzo.

L’aggiudicazione sarà adeguatamente motivata nell’atto di affidamento.

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